Grappa o incanto?
La Grappa Tra Noi, destinata alla distribuzione svizzera e creata in collaborazione con l’importatore Vini Vergani di Zurigo, conquista il mercato d’oltralpe. Il giornalista Gianni Vergani la racconta tra le pagine della rivista Tages Anzeiger: Berta vi incanterà tutti, con riflessi dorati e con temperamento focoso. Berta è una Diva italiana, un’icona e i suoi ammiratori sono innumerevoli. Lei non è una cosa giovane, lei è nel fiore della vita, ha stile e carattere. Ma la cosa più impressionante è la varietà di aromi. Noi, forse, dovremmo sapere che Berta è una Grappa. O sarebbe meglio dire che Berta è la grappa per eccellenza. La famiglia Berta ha scritto la sua storia di successo. Dal 1947 la distilleria inizia la sua avventura e la Grappa Berta diventa una “chicca” italiana. Nel frattempo la grappa Berta si diffonde in Svizzera con così un’alta popolarità che il Paese è diventato il secondo più importante mercato di vendita. Le nobili grappe portano nomi come: Tre Soli Tre, Bric del Gaian e Roccanivo. Nel Monferrato, tra le colline piemontesi, ha la sede la Distilleria Berta. Lì vive la storia della famiglia, tutt’ora proprietaria. Le tradizioni vengono tramandate. In quest’anno è venuto a mancare il Signor Berta Gianfranco, il quale creò una corporazione chiamata “Acquavitieri Italiani”. Secondo il modello medievale vengono premiati coloro che hanno reso servizi eccezionali nella loro carriera. Grappa deriva dalla parola latina Grappulus e viene designata come prodotto alcolico derivante dalla distillazione delle vinacce e solamente producibile in Italia.La famiglia Berta si occupa anche di creare grappe invecchiate in vecchie botti di Marsala e in vecchie botti di Whisky. Attraverso l’invecchiamento vengono memorizzati tanti sapori intrecciati un’essenza d’oro tipica di Berta. Qui di seguito articolo pubblicato lo scorso 3 dicembre 2015.
